GENT.MI CLIENTI,
vogliate leggere la nostra comunicazione al fine del CONTENIMENTO DEL CONTAGIO E LA TRASMISSIONE DEL COVID -19.
- Il nostro Paese è stato diviso in due aree (non più tre). Una zona ARANCIONE, che comprende la LOMBARDIA (tutta), e le provincie di PADOVA, TREVISO, VENEZIA (in VENETO), MODENA, PARMA, PIACENZA, REGGIO NELL’EMILIA, RIMINI (in EMILIA ROMAGNA), PESARO e URBINO (nelle MARCHE), ALESSANDRIA, NOVARA, VERBANO-CUSIO-OSSOLA, VERCELLI e ASTI (in PIEMONTE).Non ci sono più le zone rosse, per cui per quelle zone è finito l’isolamento (= le attività lavorative nelle zone rosse non sono più sospese e i dipendenti che abitano in quelle zone vanno trattati come gli altri della zona arancione).
- I dipendenti che lavorano nellazona arancione, se possono, lavorano da casa in smart working. Chi lo decide? L’azienda, E L’AZIENDA E’ OBBLIGATA A FARLO A MENO CHE NON VI SIANO ESIGENZE COMPROVABILI.Se non possono lavorare da casa e non c’è lavoro da fare, l’azienda può metterli in ferie, o in permesso retribuito, o – se non ci sono ferie e permessi da scalare o non c’è la possibilità di pagare ferie e permessi – in cassa ordinaria, o fis, o cassa in deroga (su questo attendiamo a breve nuove disposizioni, ma intanto i lavoratori già da ora possono essere collocati in sospensione, con comunicazione scritta).
- I dipendenti che DEVONO lavorare in azienda POSSONO SPOSTARSI per andare a lavorare (andare e tornare), e possono entrare e uscire dai territori della zona arancione e muoversi all’interno degli stessi. Ci devono essere serie ragioni di lavoro ed i lavoratori dovranno essere dotati di dichiarazione scritta dell’azienda (che vi forniremo su richiesta).
- I dipendenti che hanno la febbre (temperatura maggiore di 37,5) devono restare a casa e contattare il medico (= vanno considerati inmalattia).
- I dipendenti in quarantena o positivi al virus (= inmalattia) non possono muoversi dalla loro abitazione.
- Sonosospese tutte le attività che comportano assembramenti, a meno che non sia possibile assicurare la distanza di sicurezza di almeno un metro. Negli esercizi commerciali,nelle farmacie, nei punti vendita di generi alimentari, negli esercizi pubblici vanno assicurate le misure di sicurezza (= contingentamento delle persone che possono accedervi, distanza di sicurezza). Se non è possibile assicurare il rispetto delle misure di sicurezza, le attività devono restare chiuse. Sono sospese le attività delle palestre, nonché dei centri ricreativi, culturali, centri benessere, e tutte quelle attività che comportano vicinanza e contatti fisici. Laddove sia possibile, i dipendenti che lavorano in questi settori vanno messi in ferie, in permesso, o si potrà far ricorso agli ammortizzatori sociali.
RIASSUMENDO:
NELLA ZONA ARANCIONE:
- CHI PUO’ LAVORARE A CASA, VA FATTO LAVORARE DA CASA. – ATTIVANDO PROCEDURA DI SMART – WORKING
- GLI ALTRI POSSONO MUOVERSI PER LAVORO E ANDARE A LAVORARE.
- CI SI MUOVE PER LAVORO SOLO SE STRETTAMENTE NECESSARIO, E SOLO SE –QUALORA SI SIA FERMATI PER UN CONTROLLO – SI POSSA COMPROVARE CHE ERA UNA ESIGENZA DI LAVORO CHE NON POTEVA ESSERE DIFFERITA.
NEL RESTO DEL TERRITORIO NAZIONALE e quindi anche Verona/Vicenza/Province Autonome di Trento e Bolzano:
- Se la sua attività non è stata sospesa per DPCM, continuerà a lavorare e ad operare come sempre nel rispetto della normativa di sicurezza (se possibile comunque attivare procedure di smart-working).
- Se la sua attività non è stata sospesa per DPCM, continuerà a lavorare e ad operare come sempre nel rispetto della normativa di sicurezza e se si hanno dipendenti che provengono dalla zona arancione operare come sopra descritto per le aziende della zona arancione.
- Se la sua attività non è stata sospesa per DPCM, ma ha subito un inflessione di mercato tanto da dover sospendere comunque l’attività lavorativa dei dipendenti, invitiamo la clientela a rivolgersi allo studio per attivare le procedure del caso (FIS/CIGD/FSBA/CIGO) unitamente alle OOSS di categoria.
- Se la sua attività è stata sospesa per DPCM, invitiamo la clientela a rivolgersi allo studio per attivare le procedure del caso (FIS/CIGD/FSBA/CIGO) unitamente alle OOSS di categoria.
Vi ricordiamo che lo Studio rimane a disposizione per fornire assistenza ai Clienti SEMPRE telefonicamente e via mail e PERSONALMENTE SOLO SU APPUNTAMENTO per urgenze indifferibili al fine di garantire la Vostra e la Nostra Salute.
E’ inclusa la richiesta di comunicazione preventiva telefonica anche per la consegna fisica di documenti in studio, onde evitare l’assembramento di clienti.
Un caro saluto a tutti